Cosa sono i gruppi A.M.A. ?
I gruppi A.M.A. (Auto Mutuo Aiuto) sono presenti in tutto il mondo e sono formati da persone che hanno in comune problemi, esperienze e difficoltà.
Come dice la definizione stessa, sono gruppi in cui ciascuno aiuta se stesso ma anche gli altri, così come gli altri aiutano il singolo membro, ad elaborare esperienze (presenti o passate) dolorose e/o stressanti.
Questo avviene attraverso l'ascolto, la condivisione di vissuti personali, soluzioni sperimentate e punti di vista differenti.
Esistono diverse tipologie di gruppi A.M.A. e può essere presente o meno un facilitatore che ha lo scopo di condurre il gruppo.
Approvati dall'OMS.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l'utilità di questi gruppi nell'aiutare le persone ad affrontare i propri problemi.
Infatti è stato verificato che la partecipazione ai gruppi A.M.A. incrementa la propria autostima, la motivazione al cambiamento, e stimola l'approfondimento della conoscenza del problema.
E' stato anche visto che partecipare ai gruppi A.M.A. migliora le capacità di coping (capacità di far fronte alle situazioni critiche) ed amplia la propria rete di relazioni.
Perché "queer"?
Il Mondo è popolato al 90% di persone che si dichiarano (non è detto che lo siano!) eterosessuali cisgender.
Le probabilità che una persona queer (omosessuale e/o transgender) finisca in un gruppo a.m.a. frequentato da persone che vivono da eterosessuali cisgender è del 99,99%.
Le probabilità, quindi, che in questi gruppi a.m.a. (eterosessuali e cisgender), l'orientamento sessuale o l'identità di genere di una persona omosessuale/transgender siano considerati "strani" o frutto di un "trauma" (e che quindi vadano "curati"), sono di oltre l'80%.
Eppure anche le persone queer hanno bisogno di analizzarsi, capirsi, supportarsi, accogliersi, senza che il loro orientamento affettivo/sessuale e la loro identità di genere attirino l'interesse morboso o fobico di altri membri del gruppo.
Ecco quindi uno spazio sicuro dove chiunque voglia accedere (eterosessuali, omosessuali, cisgender, transgender, gender fluid...) sa che non avrà su di sé alcun giudizio morale su chi ama e chi è.
Abbiamo voluto aprire uno spazio a chiunque voglia condividere esperienze dolorose e/o stressanti senza che qualcuno le voglia "curare".
Abbiamo voluto dare a tutt* uno spazio dove chi ha il privilegio di essere etero e cis possa "vedere da vicino" come vive chi questo privilegio non lo ha.
Ma allo stesso tempo abbiamo voluto dare, a chi vive discriminazioni e violenze, la possibilità di "scoprire" che dietro i privilegi ci sono comunque dolori e ferite profonde.
Lo scopo di un gruppo queer aperto a tutt*?
Mettere in comunicazione mondi a volte distanti per mostrare quanto siano vicini.
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